Cyber Crime Conference 2025: il successo della 13ma Edizione
Straordinario successo per la Cyber Crime Conference 2025: l’ormai consolidato appuntamento primaverile ha rafforzato il suo ruolo di hub strategico dove la community italiana e internazionale della sicurezza informatica si incontrano per condividere conoscenze e strategie. L’evento si è distinto tanto per l’affluenza di partecipanti quanto per l’eccezionale calibro degli esperti intervenuti. La presenza di relatori provenienti da diverse nazioni ha arricchito il confronto con prospettive e approcci variegati, offrendo una visione realmente transnazionale delle problematiche discusse.
L’evento
Anche quest’anno la formula B2B dell’evento ha consentito un proficuo dialogo tra istituzioni, aziende e ricercatori impegnati nello studio e nel contrasto attivo della criminalità informatica globale.
Le 20 relazioni tematiche e le 4 Tavole Rotonde in agenda hanno saputo animare uno stimolante dibattito tra i vari professionisti del settore, offrendo nuove prospettive sulle insidie del cybercrime e sulle migliori strategie per contrastarle.
Tra i punti salienti emersi durante i lavori spiccano la crescente sofisticazione delle minacce – profondamente trasformate dalla diffusione delle tecnologie AI – e la necessità di rafforzare i meccanismi di cooperazione sovranazionale volti a individuare e perseguire i responsabili dei reati cyber, adottando un approccio di intelligence per vincere vecchie e nuove sfide poste dal crimine informatico.
Le Tavole Rotonde della 13a Cyber Crime Conference
Il primo panel in programma – intitolato “Il Modello Italiano di Contrasto al Cybercrime: dalla Prevenzione all’Azione Giudiziaria” e moderato dalla prof.ssa Donatella Curtotti – ha esaminato l’attuale panorama normativo e le migliori pratiche già in campo.
Nel corso del dibattito Gianluca Galasso (Direttore del Servizio Operazioni dell’ACN) ha ricordato come il quadro nazionale ed europeo si sia progressivamente strutturato per consentire azioni coordinate di prevenzione e contrasto al crimine informatico, mentre Ivano Gabrielli ha ribadito che le trasformazioni occorse negli ultimi anni richiedono nuovi e più rapidi meccanismi di risposta. Luigi Birritteri ha richiamato l’esigenza di contemperare le iniziative di contrasto alla criminalità con la tutela dei diritti umani; in merito Pasquale Stanzione ha citato le tecnologie di riconoscimento biometrico, ancora soggette a bias ed errori tali da vanificare il sacrificio della privacy individuale che deriverebbe dal loro utilizzo massivo.
Le riflessioni circa l’esigenza di contemperare diritti e sicurezza sono proseguite nella seconda Tavola, dal titolo “Sovranità digitale: come bilanciare l’autonomia nazionale e la collaborazione internazionale”.
Con la moderazione del prof. Mauro Santaniello, l’incontro ha riunito Federico Casolari, che ha ricordato come la sovranità digitale rientri nel più vasto ambito dell’autonomia strategica dell’UE; Ginevra Cerrina Feroni, nel cui intervento è stato evocato il concetto di “costituzionalismo digitale” per valutare la rispondenza tra strumenti tecnologici e diritti individuali; Stefania Ducci, che ha evidenziato come l’ACN abbia già in campo iniziative per lo sviluppo di competenze e tecnologie a livello europeo.
Hanno inoltre partecipato Giusella Finocchiaro, la quale ha ribadito come la sovranità digitale sia oggi un tema centrale nell’agenda europea; Giorgio Martellino, il quale ha concordato con la necessità di rafforzare il partenariato pubblico-privato per favorire lo sviluppo di tecnologie comunitarie all’avanguardia; e infine Antonio Teti, che ha messo in guardia dal rischio di una “deriva tecnocratica” delle società contemporanee.
Nella giornata del 17 aprile la terza Tavola Rotonda (in lingua inglese), moderata da Matteo Lucchetti e intitolata “Global Justice in Action: Success Stories in the Transnational Fight Against Cybercrime”, ha poi esaminato sfide e conquiste del contrasto giudiziario al crimine informatico globale.
Giorgi Jokhadze ha introdotto la discussione sintetizzando le principali azioni intraprese dal Consiglio d’Europa per supportare le autorità inquirenti nazionali; Stanislav Samoilov ha esposto una delle principali operazioni che hanno recentemente impegnato le forze dell’ordine ucraine, conclusa con l’individuazione di un membro del Conti Ransomware Group; Fernando José Aguiar de Oliveira ha ricordato che la Convenzione di Budapest è uno strumento fondamentale per consentire l’accesso alle prove digitali; Jan Kerkhofs ha ribadito l’importanza dell’accesso ai dati nelle investigazioni sui delitti informatici.
A concludere le due giornate di lavori è stato poi un incontro tutto al femminile moderato da Monica Senor, dove diverse esperte di alto profilo hanno approfondito il tema “Governance dei Dati nell’era digitale: analisi delle dinamiche tra Big Tech, Privacy e Sicurezza Nazionale”.
La discussione ha coinvolto Valentina Cuocci, che ha sottolineato la necessità di porre dei limiti all’uso delle tecnologie per salvaguardare la dignità umana; Alessandra Guidi, che ha ricordato come un ostacolo a tale obiettivo sia la persistente “insofferenza” delle piattaforme all’ingerenza normativa; Angela Procaccino, nel cui intervento è stato approfondito il principio di proporzionalità nell’uso delle tecnologie a fini investigativi; Laura Liguori, che ha approfondito gli aspetti di responsabilità previsti nella Direttiva NIS2; ed Elena Bassoli, che ha sviluppato un’interessante disamina in tema di sovranità algoritmica e frammentazione regolamentare.
Le Relazioni Tecniche alla Cyber Crime Conference 2025
Anche i singoli interventi in programma hanno fornito interessanti spunti di riflessione, esaminando tutti gli aspetti più rilevanti nella gestione delle minacce informatiche: dalla Convenzione ONU sul cybercrime alla crittografia quantistica e al Software Supply Chain Risk Management, senza dimenticare gli aspetti di Digital Forensics e le nuove frontiere di rischio rappresentate da Deepfake o altri media sintetici prodotti dall’AI.
Nelle prossime settimane i partecipanti avranno accesso ai materiali degli interventi, nonché alle foto e ai video delle due giornate.
Grazie alle associazioni Cyber 4.0 e Società Italiana d’Intelligence (SOCINT), alle relatrici, ai relatori, alle aziende sponsor e al numeroso pubblico che ha animato queste due giornate: il prossimo appuntamento è per il 19 e 20 novembre 2025, quando si svolgerà la 23a Edizione del Forum ICT Security.