Ciberdifesa Europea: Obiettivi e Strategie nel documento JOIN(2022)49

Le politiche di ciberdifesa sono da tempo al centro dell’attenzione delle istituzioni europee: l’ultimo passaggio è la comunicazione congiunta JOIN(2022)49 formulata da Commissione e Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’UE, che definisce i prossimi obiettivi delle policy di settore.

Il documento sottolinea la crescente “interdipendenza tra infrastrutture fisiche e digitali” e i recenti incidenti di cibersicurezza legati all’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina, i quali legittimano la preoccupazione per ulteriori “attacchi ibridi […] condotti da paesi terzi con l’obiettivo di destabilizzare l’economia e la società, indebolire le infrastrutture critiche ed anche minare il funzionamento delle democrazie”.

Richiamando il quadro strategico dell’UE in materia di ciberdifesa del 2018 e la Comunicazione “La politica di ciberdifesa dell’UE” del novembre 2022 – attuativa del mandato formulato dal Consiglio sulla deterrenza informatica dell’UE – vengono perciò individuate quattro linee operative:

  1. promuovere un’azione comune per rafforzare la ciberdifesa dell’UE rafforzando i meccanismi di coordinamento fra attori nazionali e comunitari;
  2. mettere in sicurezza l’ecosistema di difesa dell’UE;
  3. aumentare gli investimenti in capacità di ciberdifesa;
  4. promuovere partenariati con Paesi terzi per superare le sfide comuni.

In particolare oggi si afferma la necessità di irrobustire le risorse sul fronte della prevenzione, affermando che “L’UE deve essere in grado di rilevare gli attacchi nelle loro fasi iniziali” e che “I dati di rilevamento devono poter essere trasformati in intelligence utilizzabile”.

Gli strumenti individuati sono cooperazione interstatale e partnership aperte a tutti gli attori della difesa: “poiché le cibertecnologie presentano un forte potenziale di duplice uso, […] le industrie e le attività di ricerca e sviluppo nel settore della cibersicurezza e della ciberdifesa devono lavorare in modo molto più sinergico”.

Trasmessa al Consiglio e al Parlamento europeo, la comunicazione andrà ad alimentare ulteriori iniziative e risorse volte “alla creazione di una capacità di ciberdifesa dell’UE a tutto spettro”.

A cura della Redazione

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