Il 24 febbraio Anonymous ha iniziato una guerra informatica contro la Russia in risposta all’avanzare di Putin verso Kiev e ai diversi attacchi cyber subiti dall’Ucraina nelle ultime settimane da parte di gruppi russi.
La guerra, come ormai da prassi, è stata annunciata dal collettivo di hacker su Twitter.
Sono stati hackerati i siti web del Cremlino, del ministero degli Esteri, della Duma e dell’emittente RT News, canale di notizie russo in lingua inglese.
Poiché lo Stato ucraino non disponeva di una forza militare cibernetica, alcune richieste di aiuto sono cominciate ad apparire nei forum di attivisti, sembra che il governo ucraino stia reclutando hacker volontari per difendere il paese, le infrastrutture critiche e condurre missioni di spionaggio informatico contro gli aggressori.
L’Ucraina invia richieste di cooperazione informatica a tutti gli Stati che per ora non sembrano rispondere attivamente. La comunità internazionale è più orientata a imporre sanzioni economiche alla Russia, sanzioni ritenute inefficienti dal collettivo Anonymous convinti che non avranno alcun effetto.
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