Luisa Franchina – Intervista al Forum ICT Security 2018

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Luisa Franchina

Presidente di AIIC – Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche

Da circa 20 anni l’Europa è molto impegnata nel tema della sicurezza; di recente ha emanato nuove direttive ed ha portato gli Stati membri in un sistema organizzato dove si cerca di essere consapevoli su ciò che accade, si pensi ad esempio alla direttiva NIS. Se un operatore è vittima di un attacco deve comunicarlo ad un’apposita autorità in modo che ci sia una consapevolezza generalizzata; ciò ovviamente presuppone anche una condivisione delle informazioni. C’è molta fiducia nelle nuove direttive tra cui il Cybersecurity Act.

Bisogna iniziare a muoversi nel territorio cibernetico come facciamo in quelli “più reali”. Si pensi, ad esempio, alla sicurezza stradale, grazie ai segnali è stato creato un gergo comprensibile a tutti, allo stesso modo dobbiamo sviluppare una cyber hygiene accessibile a tutti. Non bisogna diventare tutti dei tecnici informatici ma è necessario capire come evitare rischi inutili e rafforzare la sicurezza informatica.

L’Italia da molti anni lavora in tema di sicurezza seguendo l’esempio europeo, ha organizzato la gestione delle emergenze. Mutuando l’esperienza che ci viene dal campo della Protezione Civile in Italia abbiamo organizzato delle catene di comando e controllo anche sui temi degli strumenti cibernetici. Questi strumenti dovranno essere misurati sul campo ma la preparazione fatta è importante per non essere presi alla sprovvista.

Domande:

  1. Cosa sta facendo l’Europa sul tema sicurezza?
  2. Come vede il futuro di questo settore?
  3. Cosa sta facendo l’Italia in questa direzione?

 

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