L'equilibrio tra sovranità digitale e cooperazione internazionale è un elemento cruciale nell'attuale panorama della cybersecurity, poiché svolge un ruolo determinante nel contrasto della criminalità informatica a carattere transnazionale. Questa tavola rotonda analizzerà le possibili tensioni tra le ambizioni nazionali di autonomia digitale e l'efficacia delle strategie di sicurezza collaborativa, mettendo in luce come la frammentazione delle infrastrutture e la carenza di scambio informativo possano, paradossalmente, agevolare le attività criminali.
Tra le conseguenze più rilevanti emergono la compromissione della cooperazione investigativa internazionale, l'indebolimento dei sistemi di allerta precoce e l'emergere di nuove vulnerabilità tecniche, specialmente laddove le infrastrutture digitali nazionali operano in modo isolato. Di fronte a queste sfide, si fa strada l'esigenza di definire un nuovo paradigma di “sovranità digitale collaborativa/federata”, in grado di coniugare il controllo nazionale con la necessità di difendere il cyberspazio attraverso una prospettiva transnazionale condivisa.
In questa direzione, verranno avanzate raccomandazioni concrete rivolte sia ai decisori politici sia ai professionisti della sicurezza informatica. In particolare, si sottolinea l'importanza di adottare quadri normativi armonizzati e protocolli standard per la condivisione di informazioni sulle minacce, favorendo così un approccio globale alla sicurezza che risulti integrato ed efficace.