Sovranità digitale: come bilanciare l'autonomia nazionale e la collaborazione internazionale


  • Ginevra Cerrina Feroni, Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale italiano e comparato, Vice Presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali
  • Federico Casolari, Full Professor and Head of the Department of Legal Sciences University of Bologna
  • Stefania Ducci, Capo della Divisione strategia e politiche di cybersicurezza in ambito UE, del Servizio Strategie e Cooperazione di ACN
  • Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e di diritto di Internet, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • Giorgio Martellino, General Counsel & Compliance Officer di AVIO S.p.A.
  • Antonio Teti, Responsabile del Settore Sistemi Informativi di Ateneo, Innovazione Tecnologica e Sicurezza Informatica e docente di Cyber Intelligence, IT Governance e Big Data dell'Università di Chieti-Pescara. Componente del Comitato di Coordinamento per la Strategia Nazionale sull'Intelligenza Artificiale
  • Moderatore: Mauro Santaniello, Professore Associato in Scienza Politica presso il Dipartimento di Scienze Aziendali - Management e Innovation Systems (DISA-MIS) dell'Università degli Studi di Salerno

L'equilibrio tra sovranità digitale e cooperazione internazionale è un elemento cruciale nell'attuale panorama della cybersecurity, poiché svolge un ruolo determinante nel contrasto della criminalità informatica a carattere transnazionale. Questa tavola rotonda analizzerà le possibili tensioni tra le ambizioni nazionali di autonomia digitale e l'efficacia delle strategie di sicurezza collaborativa, mettendo in luce come la frammentazione delle infrastrutture e la carenza di scambio informativo possano, paradossalmente, agevolare le attività criminali.

Tra le conseguenze più rilevanti emergono la compromissione della cooperazione investigativa internazionale, l'indebolimento dei sistemi di allerta precoce e l'emergere di nuove vulnerabilità tecniche, specialmente laddove le infrastrutture digitali nazionali operano in modo isolato. Di fronte a queste sfide, si fa strada l'esigenza di definire un nuovo paradigma di “sovranità digitale collaborativa/federata”, in grado di coniugare il controllo nazionale con la necessità di difendere il cyberspazio attraverso una prospettiva transnazionale condivisa.

In questa direzione, verranno avanzate raccomandazioni concrete rivolte sia ai decisori politici sia ai professionisti della sicurezza informatica. In particolare, si sottolinea l'importanza di adottare quadri normativi armonizzati e protocolli standard per la condivisione di informazioni sulle minacce, favorendo così un approccio globale alla sicurezza che risulti integrato ed efficace.