Innovazione tecnologica e cybersecurity nel sistema finanziario – Boris Giannetto

La digitalizzazione crescente – processo fortemente accelerato dal fenomeno pandemico – ha amplificato l’accesso ai servizi finanziari e bancari da remoto.

L’impiego di tecnologie avanzate nelle infrastrutture, nei prodotti e nei servizi finanziari è sempre più diffuso. Gli strumenti finanziari presentano spesso natura intrinsecamente tecnologica e dematerializzata.

Ogni tecnologia, in uso o in fase di sviluppo, comporta valutazioni specifiche circa le implicazioni di sicurezza cibernetica. La sicurezza non è più un aspetto secondario; diviene un asset intrinseco alle infrastrutture e ai servizi, una sorta di commodity.

Il ricorso a nuove tecnologie in ambito finanziario genera un ecosistema in costante mutamento, che vede spesso la disintermediazione di entità finanziarie centrali. Le Autorità finanziarie sono sempre più impegnate in iniziative volte a governare questi cambiamenti. Nel sistema finanziario, aumenta la sperimentazione di nuovi modelli di business basati su tecnologia di frontiera; questo richiede lo sviluppo costante di nuovi presìdi di cybersecurity.

Tali fenomeni si inseriscono in un contesto internazionale molto fluido. A istanze di rimodulazione degli assetti valutari e finanziari globali, si accompagnano misure mirate a preservare autonomia strategica, indipendenza tecnologica e cyber sovereignty. Tutti questi aspetti hanno una indubbia rilevanza nel rapporto tra tecnologie, finanza e sicurezza latu sensu.

L’intervento tratterà delle implicazioni di cybersecurity derivanti dall’impiego in campo finanziario di Fintech, DLT, blockchain, AI, machine learning, quantum technologies, disruptive & deep techs; verranno inoltre affrontati temi quali DeFi e disintermediazione finanziaria, digital currencies e CBDC, sovranità valutaria e indipendenza tecnologica.

Boris Giannetto, Supervisione Mercati e Sistema dei Pagamenti, Banca d’Italia

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